ALTRI MONDI:Posto fisso.Calandra:"U'post fiss è u'post fiss"

sabato 28 febbraio 2009

venerdì 27 febbraio 2009

magari....

Chissà se sarà la volta buona questa per poter uscire dal perenne ricatto dei sindacati in settori strategici del paese. I trasporti sono un elemento chiave di un'economia, e l'utilizzo scandaloso degli scioperi ha reso la situazione italiana quasi tragicomica. Se si pensa che la media degli scioperi nei trasporti ne fa registrare uno ogni tre giorni contando ferragosto, natale, pasqua e le domeniche, c'è poco da ridere. In molti hanno provato a cambiare le regole, ma puntualmente, al momento dell'attuazione, quei provvedimenti che sembravano rivoluzionari, sono stati ridimensionati e sempre disegnati al volere della CGIL. Il potere dei Sindacati è ormai ad ogni livello, scambiandosi uomini con la politica le amministrazioni e i CdA, ma finalmente il provvedimento del Ministro Sacconi, sembra più rivolto verso i diritti degli utenti e di tutti gli altri lavoratori di altri settori vittime di vere e proprie odissee in quasi tutti i venerdi e i lunedi (infatti sembra che gli scioperi si possano fare solo in questi due giorni) che molto probabilmente non sono i manager che vanno a lavoro in Cayenne, piuttosto che l'uso degenerato di uno strumento tutelato dalla Costituzione. Penso che il bisogno di modificare questa anomalia tutta italiana, sia incontestabile, e come sempre risulta fuori da ogni logica di responsabilità e intenzione di collaborare in un momento così difficile per l'economia, la posizione sempre più solitaria della CGIL, che "non ammette prese di posizione autoritaria" e "pensa che questo sia un passo verso le restrizioni nel settore privato". Bugiardi, falsi e dannosi a tutti, in primis ai lavoratori.

giovedì 26 febbraio 2009

...bella scoperta.


Diciamo che questa settimana, mi sono venuti in mente numerosi interrogativi riguardo le bugie che questa Regione ci propina nei già poco numerosi mezzi di comunicazione. Gli interrogativi nascono da un esperienza personale e riguardano il turismo. In poche parole, la settimana scorsa a Milano c'è stata la BIT, l'appuntamento più importante in Italia per il mercato turistico. La Regione Basilicata era presente con il suo stand, e in questa occassione ha anche lanciato la nuova campagna promozionale "Basilicata, bella scoperta". Ora, nel TG3 Basilicata, sui giornali locali, si vantano gli importanti riscontri che la nostra regione avrebbe ottenuto in occasione della Fiera. Si vanta un interesse crecente verso la Basilicata ed addirittura la ricerca di contatti da parte dei tour operator esteri, in particolare dal centro Europa, cioè, sono loro che ci cercano. Fatto sta che io ero presente alla Bit sabato scorso al workshop "BuyItaly", come venditore e dove si ha a disposizione oltre 500 operatori turistici di tutto il mondo. In questi workshop, funziona così, ti siedi, presenti il tuo prodotto, se c'è interesse si forma il contatto, altrimenti ci si alza e si va avanti... Quello che mi sono trovato di fronte è uno scenario tutt'altro che confortante; Gli operatori svizzeri e austriaci, non trattano più la nostra regione perchè non hanno più un volo diretto su Bari,....i tedeschi lamentano la carenza di servizi ed il fatto che i prezzi siano lievitati,....sempre un tedesco mi ricorda come Matera non abbia nemmeno la stazione ferroviaria. Qualche contatto l'ho fatto, ma sarà dura da portare a termine per via delle logiche di un mercato che è cambiato parecchio e vede un'offerta molto più numerosa e quindi concorrenziale, realtà che i nostri operatori non hanno capito per niente. Comunque, sul campo, cioè a tavolino con i buyer, la nostra regione incontra difficoltà sempre crescenti, che in un mondo a portata di meno, ci vede sempre più isolati. C'è un'altro dato, pubblicato la settimana scorsa, credo dal Sole 24 ore, dove la Basilicata è la regione che ha speso di più in promozione in rapporto alle presenze realmente avute in regione, cosa vorrà dire?...che sono spesi male? o no?. I servizi del Tg3 mi hanno fatto fare una risata, anche se poi mi viene il dubbio che sia io a non aver capito nulla, che forse sono andato a Milano ad una fiera diversa, ho parlato giusto con gli operatori ai quale non interessiamo.... Come in tanti altri aspetti, ai nostri amministratori va bene così, qualche bugia, qualche illussione per noi poveri caproni, tanto mai nessuno li valuterà per quello che hanno fatto e per i loro risultati, l'importante è mantenere tuto così, conviene a tutti, tranne che a noi stessi.

martedì 24 febbraio 2009

no, non si può fare


Certo che a tornare indietro nel tempo, a quando nacque il partito democratico, fa un certo effetto sentendo le parole che vantavano un successo già annunciato partito dal basso,..fa un certo effetto leggere le critiche dell'epoca, anche quelle mie personali da questo blog. Certo, l'eredità del Governo Prodi era pesante e sicuramente non ha giovato alla nascita nel nuovo partito, fatto sta che all'epoca proprio l'impressione che si stesse facendo una facciata anzichè dei pilastri, è diventata nel tempo la verità Veltroni è stato eletto dal popolo democratico è vero, ed è purtroppo anche la triste conferma che quello che vuole la gente, la base, alla fine non conta mai, vittima sempre delle decisioni prese nei salotti. Quello che è successo nel PD era già ampiamente prevedibile nelle amministrazioni che controllavano, cioè, quello che si è visto negl'enti locali,non è stato nulla di nuovo, i soliti vertici, i soliti e vecchi modi di fare, primarie con il numero di candidati uguale al numero delle nomine, giunte paralizzate, giro di poltrone e dirigenti negl'enti...insomma, nulla di strategico, nulla di aperto, nulla di nuovo con l'aggravante di passare per la gente del cambiamento ("un'Italia diversa. Si, si può fare"), così, le tante teste di questo partito insegue un obiettivo che è diverso da quallo degl'altri, alla fine posso credere che Veltroni era il miglior leader possibile e forse l'unico che avesse una visione strategica e di crescita, ma....come detto prima, nel cuore di questo paese, nel piccolo delle nostre cittadine, dei nostri paesi o metropoli, il PD è l'esatto contrario di quello che si è cercato di far credere. Siccome i problemi, anche se diversi, li avrà anche il PDL, non mi resta che sperare che il cambiamento ci sia e che riguardi l'intero panorama politico....c'è bisogno di forze chi siano veramente aperte e che sappiano progettare il futuro attraverso le scelte, che guardino ai prossimi decenni come una sfida da vincere, una sfida che passa in tutti i settori, economici e sociali, che si basi sugli obiettivi primari, che non difenda più le mille falle e i mille ostacoli che quotidianamente frenano il nostro domani. Oh, Franceschini,...che ruolo di merda il suo, mi dispiace, ma poi sento le sue prime dichiarazioni: "il Pd deve difendere la Costituzione da Berlusconi", ma come...ancora?.. e mi chiedo se non stanno solo continuando a correre verso la discesa dell'estinzione.....

venerdì 20 febbraio 2009

ore 19: Lecce - Fiorentina


Scusate, ma non c'è stato proprio tempo per scrivere ( e da scrivere c'era) e quindi non ci sarà la copertina per la delicata partita di oggi. Siccome poi non giocherò, chissenefrega!!!, scherzo. Mi raccomando, dateci dentro ragazzi non possiamo perdere. Situazione d'emergenza per Mr.Zampa alle prese con le numerose assenze. Comunque domenica cercherò di fare la copertina del risultato. Forza viola, mi raccomando, fuori le palle.

martedì 17 febbraio 2009

...degenerazione

Ronde o non ronde, un problema sicurezza c'è ed è sempre più una questione sociale, un problema prevedibilissimo anche 20 anni fa, quando nel pieno del boom economico, il nostro Paese ha incominciato a vedere il benessere, la ricchezza e lo spreco, dei beni materiali ma anche lo spreco di coscienza e anime. Come teoria vuole, la richezza richiama intorno a sè la povertà, per la ricerca dell'opportunità o per la sopravvivenza, il segno più evidente è l'immigrazione. Inoltre il benessere porta con sè gli eccessi e l'esaltazione del superfluo, che diventa essenziale, ed anche la degenerazione dei valori che diventano ostacoli verso una strana ed anch'essa degenerata concezione di libertà. Vent'anni fa si poteva pensare ad una crescita più responsabile, attraverso le solite leve strategiche di ogni società civile, con la cultura, con la scuola... Da noi ha prevalso la permissione, con chi ha sbagliato, con i propri figli, con i propri delinquenti; abbiamo dovuto fare la facciata di una società che si stesse integrando tra le sue diversità, facendo finta di essere buoni, ma che in realtà ora stanno portando in evidenza tante situazioni di disagio, ottenendo l'esatto contrario. Ha vinto la permissione nella scuola, dove la logica del diritto che schiaccia il dovere, il risultato del '68 lo vediamo e lo paghiamo adesso, con una preparazione generale scadente, capace nemmeno a insegnare a vivere disegnando quanto sia duro il Mondo lì fuori. Sono sempre più convinto che occorrono delle svolte in quasi tutti i livelli, sono sempre più convinto che occorrono le decisioni forti, quelle che hanno obiettivi decennali e sono preoccupato per quanti aspetti, tali degenerazioni, possono scoppiare completamente. Come sempre più spesso, sta a noi...provando a riflettere e magari provando ad immaginare il nostro futuro, magari cercando di inizare a costruirlo proprio dal nostro piccolo.

domenica 15 febbraio 2009

sabato 14 febbraio 2009

martedì 10 febbraio 2009

....

Credo che non si possa capire il dolore di perdere un figlio, tanto meno capire il calvario di averlo immobile su un letto da diversi anni. Non si può capire lo sconforto o la speranza, la rassegnazione o l'attaccamento ad un possibile miracolo. Il dolore ha mille volti, in certe situazioni non esiste un modo per superarlo, spesso, il dolore si supera solo con il dolore. Il dibattito acceso dal caso Englaro, ha letteralmente spaccato l'opinione pubblica, si sono sentite tante posizioni e vecchi contrasti che non sono mai stati superati. Io credo che nessuna possa immaginare cosa sia la morte se non chi vive queste tragedie...lei arriva sempre, quando meno te lo aspetti o dopo essersi affacciata da tempo. La trovi dietro un curva o la vedi arrivare da lontano, chi rimane ne vede gli effetti tremendi di una mancanza, la presa in giro del destino, i se e i ma..... Aldilà di tutto, di quanto sia vita rimanere in coma per 17 anni, di cosa voglia dire vivere senza dignità tralasciando che dignità vuol dire altro.....io credo che la vita vada difesa sempre, e per vita si deve intendere tutto, anche il solo respiro è vita...ma rimane una mia idea, la stessa che vorrebbe una Stato che difendesse questo mio valore, lo stesso che da il dovere ad ognuno di noi di cercare di fermare un suicida....non si può pensare che sono affari suoi. Ma comunque credo che sia giusta una legge sul testamento biologico....in maniera responsabile, autonoma e matura, chi vuole può farlo.....attenzione però, non rendiamo questa nostra esistenza una semplice natura esclusivamente giuridica, non facciamo intendere che la libertà si manifesti nel decidere se essere curati o no, non diminuiamo ulteriormente il valore ad essa perchè già il rispetto per la vita propria e per quella degl'altri viene meno ad ogni notizia di violenza, follie in auto o ommissioni di soccorso. Possiamo discutere di questo argomento così complesso e così importante da perdere il senso stesso di quello di cui si sta parlando, parliamone ma non venitemi a dire che dopo il caso Englaro siamo una società più moderna e civile, perchè vedere far morire senza alimenti e idratazione non può renderlo.

lunedì 9 febbraio 2009

sabato 7 febbraio 2009

Scontro diretto: ore 18 Torino-Fiorentina

l'editoriale

Diciamolo subito in questa mattina che precede una partita importantissima, bisogna vincere per continuare ad essere protagonisti, per misurarsi davvero, per confermare quello che di estremamente buono abbiamo fatto in questi due anni. Diamo un senso a questa stagione, diamo un senso alla nostra maglia, alla nostra voglia di essere squadra, contro tutti quelli che ci hanno sempre dato per spacciati, fortunati e tutte le solite parole che si usano quando l'invidia serve per nascondere le debolezze. Siamo in 5 li su nella classifica, tutti in pochi punti, forse in pochi ci davano a lottare per le prime posizioni, forse nessuno crede che ci resteremo a lungo....ma siamo al girone di ritorno, sono 4 le partite che possono cambiare la storia di questo campionato....una è oggi, contro forse la squadra più forte, quella che in Coppa Italia ci ha legnato di brutto, ma che nelle partite di campionato invece, ha avuto un pò di fortuna per ottenere il pareggio......sono 4 le partite che fanno il bello o il cattivo tempo, che segnano la gloria o la rabbia, la spietata verità di un numero che ti valuta, il momento del calcolo....casa nostra è in quel campo, Mr.Zampa e la sua faccia sempre sorridente è il nostro padre, la nostra forza è il gruppo, la nostra debolezza è la paura, solo la paura...quella che ti mette freno alla gamba in un contrasto, in un tiro da fuori o con la palla davanti alla porta. Quindi, concentrati, consapevoli che dipende da noi se lottare come leoni o cercare riparo in un tristissimo accontentarsi.....forza, l'abbiamo fatto già altre volte, ci siamo guardati, abbiamo capito che possiamo fare tutto sempre se e solo se lo vogliamo. Testa e cuore, avanti viola.......buona domenica.

venerdì 6 febbraio 2009

....cambio!

Se ti fermi a riflettere su cosa bisognerebbe fare per questo territorio, su cosa puntare per un eventuale sviluppo, o anche solo per la sopravvivenza di questa economia,...ti ritrovi con mille possibili soluzioni, più e meno realizzabili, ma che sempre si scontrano con un'ostacolo che già da molto tempo contrasta lo sviluppo economico, il cambio generazionale. Negl'ultimi decenni ci siamo trovati di fronte ad una evoluzione molto veloce della società, che avrebbe dovuto essere accompagnata da un'altrettanto veloce ricambio generazionale. Le generazione precedenti hanno sempre segnato in maniera decisa il futuro delle generazioni succesive, basando il cambio su degli stili di vita che possiamo definire "tradizionali", senza pretese....la masseria che rimane al figlio, o la bottega, comunque uno stato sociale permanente....ed è una prassi che ci sta tutta in un epoca dove la gente sapeva poco, la tv era a pochi canali e il mondo esterno era solo immaginazione per molti, ma in un era dell'annullamento delle distanze, di gente che sempre di più ha studiato ed ha vissuto fuori, con l'emigrazione che ci ha colpito e con il mondo a portata di click.....il cambio generazionale ha subito un trauma. Così, ci troviamo con molta parte attiva della popolazione che ha sempre vissuto per obiettivi fini al proseguimento della propria famiglia, incapaciti o impauriti, di vedere oltre, di capire che per sopravvivere bisogna cambiare tutto,.... dai valori ai modi di fare, il mondo che ci troveremo noi tra dieci anni sarà totalmente diverso da ogii che è già tanto diverso da quello di qualche anno fa. Invece oggi ci troviamo con la generazione precedente che occupa tutto il potere, politico o economico, e non ha nessuna intenzione di aprirsi se non con giovani che sono copie loro, ma sopratutto di farla funzionare questa società, con degl'obiettivi che guardino la nostra di generazione. Così ci troviamo gente anziana ai posti di comando, che amministrano con il loro modo di fare che si mangia il suo ed il nostro. Ora, il problema è che il tempo passa veloce, ma il mondo è ancora di più veloce, e se non cambiamo noi come generazione prima di tutto, nel nostro vivere questa città, incominciando a credere nei nostri progetti, prendendoci la briga di metterci ad un tavolo con loro e cercare di far capire che siamo pieni di propositi ma anche molto preoccupati, se tutto questo non cambia, il mondo andrà veloce ancora di più, ed una anno di sviluppo perso varrà due. Negl'ultimi tempi, la nostra città ha subito duri colpi per l'economia, con la chiusura di Marinagri e le vicende di Ferrara, con grossi problemi per tutti. E' tempo di riflettere per affrontare nella maniera migliore i prossimi anni, che ricordiamocelo sempre, saranno i nostri. Chiediamoci cosa vogliamo, e cerchiamo di farlo.......

lunedì 2 febbraio 2009

...il nulla delle menti


...Cosa fare una sera insieme a due amici, quando tutto sembra piatto, quando il peso che hai dato alla vita si basa sul vuoto, sul non peso... bevi, bevi,....fumi, tiri,...fai tutto il possibile per sentirti potente al cospetto di questo mondo, troppo complicato per essere affrontato, troppo grande per farsi notare. In tutto questo, si sceglie la strada più comoda, quella del tutto è dovuto, tutto è prontro e questo è mio, assolutamente mio. Di cosa si può parlare in una sera così, con degli amici così... sicuramente di auto, forse di botte, forse di donne, sicuramente no di Gaza, Santoro oppure di riforme o sbarramento al 4%, per carità, sai che palle,...forse si può cercare il brivido, la curva dopo il dosso, il lancio nel vuoto, la ragazza d'aggredire, il barbone da bruciare. Mi viene difficile capire cosa salti in mente, cosa si pensa, come ci si arriva a fare quello che hanno fatto i ragazzi di Nettuno....mi viene difficile immaginare queste vite così piatte, che "insieme" (cosa ancora più preoccupante), decidono di giocare con un corpo che rotola tra le fiamme. Pensi, e ti viene in mente solo il buio,..quella sensazione di paura e smarrimento che può portare il nulla. Non è razzismo, loro non lo capiscono nemmeno, è forse una ancora più drammatica, triste e fastidiosa emulazione di quello che è successo a Rimini?...non so da cosa parta questo male, come per chi giocava lanciando sassi dai cavalcavia, o lasciava pietre sui binari, non resta che cercare di aprire gli occhi e magari cercare di evitare che il nulla ci circondi ancora di più....

domenica 1 febbraio 2009