
mercoledì 28 ottobre 2009
...ritornano, ritornano

domenica 25 ottobre 2009
...la terza camera.

Io prendo le difese di Marrazzo perchè della sua vita privata sinceramente non me ne frega,
o meglio posso rimanere deluso da una persona che vedevo comunque di buon occhio, di chi ha fatto l'ascesa politica basata sulla sua immagine di "giusto" e "irremovibile" difensore dei diritti ai tempi di "Mi manda Raitre", invece di lui mi dovrebbe interessare il suo operato amministrativo. Ma perchè allora la vita privata ormai è l'unico mezzo con il quale si fa politica? perchè l'avversario dev'essere affrontato sul piano personale piuttosto che sul piano politico? Perchè per distruggere l'uomo politico bisogna distruggere l'uomo? E' un'aspetto che ci riguarda sempre di più, che va oltre Berlusconi e che, ormai da troppo tempo, sta modificando la dialettica politica. No, a me non piace il pettegolezzo, le montature, la presunzione di parlare di cose serie in palcoscenici non adatti, non mi piace questo ulteriore passo indietro che fa la politica. E' molto triste la storia di Marrazzo, che esce completamente distrutto nei suoi affetti più cari. E' molto triste la storia dei Carabinieri corrotti che fanno venire il dubbio che non sia un caso raro. E' triste che questa storia sia esplosa con una tempistica difficilmente casuale, degna delle migliori operazioni anti-berlusconi (magari non vedremo il trans giovedi da Santoro) e che fanno pensare che la battaglia sia ormai su questo piano. E' triste vedere questo spettacolo dove ci perdiamo tutti.
Ah, dimenticavo che oggi comunque è una giornata di democrazia....buon voto.
venerdì 23 ottobre 2009
...bello scherzo.
Ecco una spettacolare iniziativa pubblicitaria della Heineken. Veramente geniale, anche se semplice nella sua idea. Mille milanisti sono stati costretti dalle proprie mogli o dai propri capi, ad andare a vedere un concerto di musica classica mercoledi 21, la sera di Real-Milan. Bellissimo, anche perchè adesso usano i nostri cugini come cavie per test sociologici o testimonial negli spot, ma aldilà di questo rimane una bellissima azione di marketing.
martedì 20 ottobre 2009
...posto fisso

martedì 13 ottobre 2009
...dal tabaccaio

Ormai io e il mio tabaccaio siamo amici, sarà la vicinanza da casa, ma credo che entro nel suo locale almeno due volte al giorno, un pò per le sigarette, un pò per il richiamo del gioco, ma scherzi...i tabaccai sono ormai come i barbieri di un tempo, conoscono tutti e conoscono i vizi di tutti, sono socialemente rilevanti. Io ho sempre cercato di limitarmi nei giochi, ma devo dire che ogni tanto i pericoli della dipendenza sono in agguato. Il nuovo gioco ormai spopola, "win for life" che è uno spettacolo sentirlo dire dai giocatori locali: wimfola, wifola, fino al bellissimo "will", molto meglio conosciuto come quello dell'estrazione ogni ora per 7 giorni la settimana, affascinante, ti regalano lo stipendio fisso, o la rendita fissa e chissà se la soddisfazione di vedere il bonifico ogni mese, da anche la sensazione della soddisfazione frutto del merito. E' una questione di culo, ma che viene venduta enfatizzando sogni, che per molti sono solo dei bisogni, lo sappiamo, solo che un tempo era solo la Lotteria Italia, il Lotto, poi man mano si sono aggiunti il totip e il totocalcio, ora tra snai, superenalotto, gratta e vinci, ed il nuovo arrivato ci vogliono gli specialisti e magari i consulenti sulla diversificazione del rischio. Così, sembra facile vincere e ti rendi conto di quanto pervada la tua vita, quando tornando a casa la sera, voltando l'ultima curva, spesso viene in mente l'immagine del mio amico tabaccaio fuori con una bottiglia mentre appende la scritta "vinti qui.....", ed io, che piango ai suoi piedi.....o forse, che mi fumo la sigaretta in un angolo con la freddezza di tenere la bocca chiusa, ma pensandoci bene e facendo due calcoli rapidi, puntualmente sembro Peperoga. Buona fortuna
venerdì 9 ottobre 2009
...sulla parola.

Un premio Nobel della pace assegnato sulla fiducia è un grande peso e una grande responsabilità per il Presidente americano, che sul fronte della pace ha molto, moltissimo da fare. Per il momento sono bastate le parole, che già sono alla base del successo Obama, ma dalle parole bisognerà passare ai fatti, bisognerà vedere se ci si colloca tra i grandi che hanno cambiato la storia oppure tra i Grandi incompiuti. Abbiamo detto che per il momento basta la parola, talmente potente e piena di luce nuova, da avere l'effetto della stella cometa da seguire, ma i protagonisti del mondo, delle parole non se ne fanno niente, perchè le loro, di parole, sono quelle dell'odio, della dittatura, dell'irrazionale che nasce dal male. Con questi signori ci sarà da parlare di pace, vedremo che parole serviranno e se basteranno. Intanto il Nobel sulla parola, forse non è opportuno, ma se Barack è veramente un Grande uomo, sicuramente dimostrerà di esserselo guadagnato, e questo peso se lo porterà.
sabato 3 ottobre 2009
...un sabato come quelli di una volta

Un sabato come quelli di una volta, spinto dai buoni principi e da quelle idee che se anche la storia ha dimostrato essere cosa diversa, oggi rivivono quell'emozione di gridare alla mancanza di libertà, ai bavagli, al sentirsi i giusti in questo mondo cattivo.
Ma se in Italia può parlare Santoro, può disegnare un criminale come Vauro,
se si può fare i soldi uno come Travaglio (che senza Berlusconi non esisterebbe),
se giustamente esistono trasmissioni come "Che tempo che fa", "Ballarò", "L'Infedele", "Report", "Parla con me", ecc.. ecc... manca la libertà di stampa?...se un parlamentare si può permettere di accusare alla Cameradi mafia i suoi colleghi in base ad una teoria,
se i brigatisti fanno convegni, manca la libertà?.
In 15 anni si è sentito sempre dire che Berlusconi al Governo controlla 5 tv su 6,
allora non le avrà sapute usare se tutte le elezioni perse sono
avvenute con Forza Italia al Governo?.
In tutto questo non è che manchi un problema, per carità,
ma è un problema più radicato che esiste ancor prima del '94
e che riguarda un pò tutti i paesi, un problema fisiologico delle società
quelle del potere contro la libertà di pensiero e di stampa,ma che pone dei problemi diversi.
Sono convinto che l'informazione in Italia non sia limpida, ma questo è sentito anche e sopratutto a livello locale,come parlare di un problema o meno,
trovare chi ti pubblica dipende da dove sei schierato o dalla tue conoscenze,
un pò come tutti i settori, ed è un problema trasversale.
Ma a livello nazionale, credo che gli spazi non mancano e allora l'altro aspetto
è di che cosa si parla, se i protagonisti vogliono parlare di puttane, teoremi,
festini e non di economia, riforme, ambiente, allora la riflessione dev'essere un'altra.
Utilizzare la parola "libertà" in questa maniera opportunistica come quella di oggi alla manifestzione, per coprire ancora una volta un terreno di confronto che manca e che rappresenta il vero problema politico, è un falso.
Ma visto che tale parola è usata in maniera cosi larga,
io mi chiedo che "libertà" c'è in una categoria (quella dei giornalisti)
dove esiste un solo sindacato? quindi presumo che se qualcuno
non condivide la linea sindacale, non è tutelato o comunque ascoltato?....
ma oggi è un sabato come quelli di una volta, dove gli arstiti, gli intellettuali, i comici, i cantanti, gli scrittori, e compagni si svegliano presto,per riprendere le proprie sciarpe e i propri borselli e andranno a raccontare le loro favole in piazza, sapendo di non essere loro stessi un esempio di libertà. Buona giornata.
giovedì 1 ottobre 2009
1000 cervelli legati

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