Se quella di Ginevra vuole essere un conferenza sul razzismo e la xenofobia, se fosse stata organizzata negl'anni '20, sicuramente avrebbe preso la parola anche Hitler. In sessant'anni l'unico imperativo che il mondo si è dato dopo la fine della seconda guerra mondiale, era: "Mai più" e questo voleva dire, non dimenticare mai l'olocausto, farlo studiare, farlo entrare nelle coscienze delle future generazioni. Io non riesco a capire come un'organizzazione quale l'ONU, pronta ad esprimere giudizi a volte anche esagerati nei confronti dei paesi occidentali, possa permettere di organizzare una seconda conferenza sul razzismo e far fare il protagonista e regalare completamente la scena ad Ahmadinejad. E' un capo di stato, per carità, ma il risultato ottenuto dal leader iraniano fa innervosire visto che è tornato a Teheran con l'accoglienza di un eroe che il regime non gli ha fatto mancare, continuando a provacare con quella faccia del bimbo monello che ha fatto litigare in casa di qualche amichetto. Il probelma principale è che non è un fulmine a ciel sereno, visto che già Italia, Usa, Germania e altri hanno dissertato per protesta contro il documento finale dove Israele compare come una tirrania che semina il terrore nei territori, mentre il restante corpo diplomatico europeo aspettava con le borse in mano per andar via, le parole brutali del piccolo leader iraniano, uomo che nega l'olocausto e vorrebbe cancellare Israele dalle mappe, non è una novità. Non sarà importante, sarà solo propaganda, ma rimane una grandissima figura di merda ed un ONU ancora una volta ridicolizzato.
martedì 21 aprile 2009
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