Mentre si continua a parlare di mancanza di libertà d'informazione e di vicende oscure, l'unico argomento importante è quello economico, sopratutto adesso che si percepiscono gli effetti sull'economia reale, pochi soldi in giro, fatturati ancora in discesa. Il peggio sta passando, i segnali ci sono e tra un pò si vedranno anche nelle piccole imprese. Intanto bisogna stringere i denti ed avere obiettivi comuni. Il pessimismo che serpeggia nei falsi allamismi sono dannosi, è stato già detto, la mancanza di fiducia è l'ostacolo più grande insieme al comportamento delle banche, cruciali nella vita economica. Le banche hanno una grossa responsabilità, che troppo spesso trascurano per la semplice logica dei profitti. Bisogna dare credito, bisogna aiutare chi è in difficoltà in questo momento e invece sono loro il danno maggiore oggi. Il credito per le imprese è l'aria che gli permette di tenere in vita i propri affari, così come per una famiglia che si ritrova senza un'entrata, e siccome la politica gli ha dato degli strumenti specifici e straordinari, non si può che non accusarle (come spesso in passato). Il decreto anti crisi presentato dal Governo è un'ottima manovra, con all'interno anche alcuni provvedimenti tipo la commissione di massimo scoperto o altri che puntano a penalizzare gli istituti. Considerando che diventa difficile criticare la politica economica italiana in questo momento (tranne come sempre la CGIL), apprezzata dalle parti sociali e da tutte le istituzioni mondiali, non ci resta che essere vigili per poter far emergere chi compie il suo mestiere in maniera resposabile. C'è un nuovo mondo economico da costruire,con nuove regole e nuovi meccanismi, essere protagonisti ed essere pronti quando ci sarà la ripresa, è una necessità ed una grande opportunità.....sempre se l'attenzione non vada a "puttane".
lunedì 29 giugno 2009
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