C'è qualcosa di molto triste nell'aria di questa settimana, piena di lutti e momenti di dolore che si susseguiranno o ritorneranno, dolori diversi che hanno preso forme diverse, ma in fondo tutte così tristi come le storie che portano dietro. Innanzitutto i funerali di Viareggio, con le bare in fila, ancora bianche e ancora peluche su di esse, morti così violente e cosi inaspettate da sentirsi il nulla, dolore vero, come sentirsi colpiti direttamente, con tutte le storie che il fuoco ha polverizzato, volti normali di gente comune. In questa settimana ci sono anche i funerali di Jackson, nella nuova categoria di Funeral Event, con i bagarini e prodotti di merchandising. La storia che porta dietro è di quelle tristi, di chi nella sua fragilità non ha saputo gestire il successo, non ha retto i ritmi alti, le pressioni e le botte prese come tutti quando sono al vertice, pedofilia o meno, l'aver cambiato il colore della pelle rappresenta la devianza della cultura dell'"Io", alla fine, le parole giuste l'ha dette Obama: "storia triste". Il suo funerale diventa uno degli eventi più importanti, ma ormai sarà sempre così, lo spettacolo anche all'estremo saluto. Essendo del settore, non posso criticare il progresso. Questa settimana è difficile e casualmente molto simbolica, perchè se a 2 giorni dal G8, a L'Aquila la terra ha ripreso a tremare, è come se volesse ricordare a tutti, capi per primi, che la vita è dura li fuori, che la crisi starovinando la vita a molti, che occorre il senso della responsabilità.....e a noi servirà a farci ritornare in mente altro dolore, altri funerali, altre bare in fila, altra gente normale che non c'è più per un qualcosa più grosso di noi. Ma passa solo la sensazione di dolore, ora che occorrerebbe speranza, insieme alla terra d'abruzzo, sembra che tremi tutto, teniamoci stretti.
lunedì 6 luglio 2009
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