Ogni tanto riappare la voce, un proclama con tutti i dubbi che porta dentro, a 8 anni dagli attacchi dell'11 settembre, ritorna la voce di Osama, e nello stesso momento pensi a come ci si sia abituati a questa rumore che viene dall'ombra e che fino a qualche anno fa faceva tremare i nostri pensieri. Io non ho mai creduto alle tesi del complotto, però, a distanza di anni bisognerà ammettere che la guerra al terrorismo scatenata immediatamente dopo gli attacchi, ad oggi non si può dire ne conclusa e ne vittoriosa se a distanza di 8 anni il primo vero obiettivo rimane libero e ancora un punto di riferimento. Dicevo che non credo nel complotto ma sospetto invece nell'approfittare di situazioni critiche e guardando i risultati della sciagurata amministrazine Bush, qualche cattivo pensiero ti sfiora. E' anche vero che non si vede più un video da tempo dello sceicco e che forse questo denota una debolezza crescente del movimento oppure che Bin Laden sia veramente morto, ma questa voce che puntualmente ritorna ci serve a ricordare che questa battaglia non è finita. Sarà forse che siamo diventati relativisti anche nel terrore, ma quella voce non ci fa più lo stesso effetto, Osama è un pò come un concorrente di qualche edizione fa del Grande Fratello oppure un ex-tronista, insomma un tipo ormai passato, eppure Al Quaida non è stata ferma, Bombay o Sharm, non li ricordiamo più, continuando a vivere come se fossimo in tempo di pace, in realtà, quando succederà qualcosa, tutto questo servirà solo da detonatore per i nostri incubi, facendoci tornare a tremare, ripiombando nell'inferno e ritornando a porci mille domande. Intanto quello chissà dov'é, chissà s'è vivo, per il momento è l'uomo nero che quasi quasi non fa più paura.
lunedì 14 settembre 2009
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