ALTRI MONDI:Posto fisso.Calandra:"U'post fiss è u'post fiss"

giovedì 30 ottobre 2008

....caos?


C'è qualcosa d'irreale in quello che sta succedendo nelle contestazioni studentesche, cortei da milioni di persone, ...qualche rissa per qualcosa che va aldilà di questa protesta. Passano i giorni, passano le ore di trasmissione tv e sembra che veramente pochi sanno quello che succede, quindi proviamo a vedere cos'è questo decreto, vediamo come stanno distruggendo il futuro di generazioni di studenti. Copio ed incollo da corriere.it (ho cercato anche su Repubblica.it, ma oltre i duemila speciali sulle grandi manifestazioni "spontanee" che occupano l'intera home page...non si trova un articoletto dove si spiega il decreto approvato)...e quindi:


MAESTRO UNICO: Abolizione del team di insegnanti alle elementari al posto di un unico docente. A partire dal prossimo anno scolastico nelle prime classi delle elementari sarà reintrodotto il maestro unico al posto dei tre docenti per due classi. Il decreto prevede che le ore del tempo pieno saranno coperte dallo stesso maestro unico, che dovrebbe lavorare un maggior numero di ore. Il decreto prevede che per le ore di insegnamento aggiuntive, rispetto all'orario d'obbligo, si possa attingere per il 2009 dalle casse delle singole scuole.

GRADUATORIE: Per l'immissione in ruolo dei docenti, le graduatorie per le scuole elementari saranno su base provinciale (come ha chiesto la Lega) e non su base nazionale.

RITORNO AI VOTI DECIMALI: Un altro ritorno, ossia quello del voto in pagella alle elementari e alle medie. Nella primaria il voto decimale sarà affiancato da un giudizio, nella scuola media invece saranno previsti soltanto voti decimali. Nessun pericolo bocciatura per i bambini delle elementari e delle medie con una sola insufficienza. Il testo prevede infatti che nella primaria si arriverà alla bocciatura «solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, con decisione assunta all'unanimità dai docenti», mentre alla secondaria di I grado dovrà essere d'accordo la maggioranza dei professori.

RITORNO DEL VOTO IN CONDOTTA: Torna il voto in condotta, perchè come ha spiegato ieri il ministro Gelmini «è urgente rispondere al fenomeno del bullismo». Il decreto prevede la valutazione della condotta che sarà determinante per il giudizio finale dell'alunno: con il «5» in pagella, si può correre il rsichio della bocciatura.

LIBRI DI TESTO: Contro il «caro libri» il decreto prevede che i testi scolastici adottati durino almeno cinque anni nella scuola elementare e sei nella scuola media e superiore (salvo appendici di aggiornamento eventualmente necessarie).

EDUCAZIONE CIVICA: Ritorna nelle aule lo studio dell'educazione civica: «Cittadinanza e Costituzione».

EDILIZIA SCOLASTICA: Come annunciato dal ministro Gelmini nei giorni scorsi sono previste risorse destinate al finanziamento di interventi per l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, impianti e strutture sportive. Nell'articolo 7 bis è previsto che per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sia assegnato un importo non inferiore al 5 per cento delle risorse periodicamente assegnate per il finanziamento del programma delle infrastrutture strategiche.

SSIS: Gli studenti che frequentano il nono ciclo della Ssis, la scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario, e attualmente esclusi saranno rimessi in graduatoria in base ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti.


Eccolo, il decreto della vergogna (per errore ci sono finiti i soldi per l'edilizia scolastica e provvedimenti sul caro-libri, ma appena se ne accorge la Ministra, li trasforma in vendite di finestre dalle scuole, non preoccupatevi). Trovare il nesso tra quanto dice il decreto e le facoltà okkupate, i Professori a fare lezione in piazza e sopratutto gli slogan o le dichiarazioni, è veramente difficile. Si possono contestare certi provvedimenti, per carità....ma quello che si sente dire in giro è veramente fuori luogo e falso.

E mentre il leader Pd, dalla piazza dice che non è una contestazione politica.....penso che abbia ragione, almeno così pensano tutti gli studenti,.....ma in realtà è politica, e pure assai,....film già visto. Una riflessione sul mondo scolastico, ed in particolare universitario, farebbe bene, solo se il confronto sia onesto e condiviso sopratutto nel punto di partenza....ma quello che sta succedendo è fuorviante e strumentale, questo è abbastanza palese.


18 commenti:

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda gli scontri penso che questa volta "i comunisti" non c'entrano niente dato che da quando ha vinto alemanno a Roma questi gruppi di destra sono liberi di fare ciò che vogliono e nessuno li tocca.

Anonimo ha detto...

Io non capisco !!!??? fai un post che lo concludi che c'è disinformazione da parte della sinistra, tirando in causa studenti, lezioni e facoltà okkupate e poi in quel trafiletto che hai trovato su corriere.it che dovrebbe chiarirci le idee non si parla nenache lontanamente delle Università, Ricerca ecc...ecc...

voglio sperare che tu ti sia sbagliato sul serio a fare copia e incolla..

max ha detto...

mi sa che il problema è proprio questo, nel decreto non si parla di università.

Anonimo ha detto...

MAX sono d'accordo con tutto quello che dici.. e NON perchè la pensiamo politicamente in modo affine, ma perchè SONO ANDATO A LEGGERE il testo completo del decreto approvato al senato.. a parte un art sull'ammissione alle scuole di specializzazione in Med&Chir NON C'E' TRACCIA DI UNIVERSITA'.. Io mi vergognerei a parlare senza sapere.. Ma è forse proprio questo il problema di questo paese.. La conoscenza, il sapere, il ragionare sono tutti elementi secondari all'appartenenza politica.. CHE SCHIFO!!

Marcello

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti,
mettiamola cosi': io nn ascolto dibattiti politici italiani, ne telegiornali ne tutto il guazzabuglio che in questi giorni sta succedendo in italia. dedico un'ora del mio tempo a leggere i giornali, da "il giornale" a "il manifesto", per avere un quadro quanto piu completo della situazione.
Premesso cio,mi permetto di dissentire.
Come gia spiegato in un post di qualche giornoi fa a Marcello, i due provvedimenti (mi riferisco al decreto gelmini e al 133/08) sono distinti e separati. e pertanto nn mi dilungo.
le ragioni della protesta sono presto dette: esiste una regia di cambiamento in quello che è tutto il sistema "Istruzione" in italia.
capisco che i cambiamenti rappresentano uno shock, sia personale che sociale, ma quando si va riformattare un tessuto, permetti che a qualcuno tutto cio nn possa piacere??
trovo la vostra definizione, tua è di marcello, un po qualunquista: "parlare senza sapere" (e frasi affini).
credo che siano una scorciatoia per non analizzare un problema e dare delle risposte a chi nn la pensi come te.
vorrei poi aprire una picoola parentesi tecnica: perchè mai la protesta universitaria è scoppiata adesso e nn a giugno quando è stato votato il decreto??...le ragioni sono molteplici, e per lo piu "cooperativistiche". ma ce ne una che nn lo è: affinchè quel decreto trovi attuazione è necessario che sia fatto proprio nella prossima manovra economica-finanziaria del governo (che nn è molto lontana). ora, massi, sai bene che una legge finanziaria passa su "fiducia" e che lo spazio per la discussione, e per eventuali approvazioni di emendamenti, si riduce quasi sempre a poche ore di dibattito.
chiusa parentesi.
probabilmente quello che dici tu :"la gente non vi vuole"., è vero. le ultime elezioni hanno dato un esito chiaro e netto.
ma nn capisco perchè me ne devo stare zitto e buono solo perchè rappresento una minoranza, solo perchè nn la penso come i "pensatori unici del nostro paese"??
In Italia, sia storicamente che culturalmente, amiamo la figura di individui un po "machi" e decisionisti, ai quali deleghiamo nn solo l'amministrazione della cosa pubblica ma anche la gestione dei pensieri (forse perchè siamo incapaci a camminare con le proprie gambe)..beh, io questa delega nn gliela daro' mai e continuero' a vivere di pensiero libero!!!!!


EGIDIO STIGLIANO

p.s.: il commento è un analisi, e nn ha nessun riferimento personale (in case of misunderstandings...).

Anonimo ha detto...

è innegabile che il mondo scolastico così come siamo abituati a vederlo da decenni necessiti di un cambiamento, ben venga la reintroduzione del grembiule e del voto in condotta poichè male non possono fare, non ritengo che il ritorno al maestro unico possa essere una soluzione didatticamente accettabile. uno dei motivi è la complessità con cui i ragazzi prima che gli insegnanti devono fare i conti, non ci sono maestri in grado di sbrogliare questa complessità di saperi, strumenti e metodologie a causa della frammentazione e della specializzazione dei saperi a cui siamo stati inevitabilmente traghettati nel corso degli anni.
Il nostro è un paese dove solo il 17% di chi ha la cattedra in matematica ha la laurea corrispondente, dove con i corsi abilitanti di qualche anno fa capre nel vero senso della parola insegnano storia e filosofia ai ragazzi grazie al fatto di aver inserito nel loro programma di studi un esame dell'una o dell'altra materia.
Mi dispiace max ma nel sistema scolastico italiano forse punte di eccelenza si sono raggiunte solo nelle scuole primarie...il cancro è altrove e spero ci mettano mano...anche perchè a me questa storia suona tanta come le liberalizzazioni di bersani, si cambia dove non si fa male a nessuno, è iù comodo
il capitale umano è tutto nelle società moderne, e la scuola è lo specchio di un paese, una scuola alla deriva è sintomo di un paese alla deriva
poi per quanto riguarda le proteste è inutile tornarci, è ormai una sorta di rituale che si ripete ad ogni stagione e che questa volta ha ottenuto il bene placido della classe docentanche perchè il sistema scuola è ingovernabile in sè, è un pianeta tra pubblico e privato di oltre 9 milioni di studenti, 900.000 mila insegnanti circa 10.000 dirigenti e nelle sola scuola pubblica oltre oltre 250.000 impiegati, tecnici bidelli...vedi tu che vaso di andora si va a scoperchiare ogni volta!!!!!!

tacco

Anonimo ha detto...

Legge ''Gelmini'', numero 133/2008
ecco il testo completo della legge che fa ''infuriare'' gli studenti
6 agosto 2008, legge 133/2008

"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 - Suppl. Ordinario n. 196

ECCO GLI ARTICOLI 16 e 17 della legge 133/2008 che riguardano università e ricerca


Art. 16.

Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università


1. In attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e' approvata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera.2. Le fondazioni universitarie subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi e nella titolarità del patrimonio dell'Università. Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie e' trasferita, con decreto dell'Agenzia del demanio, la proprietà dei beni immobili già in uso alle Università trasformate.3. Gli atti di trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse.4. Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e' ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.5. I trasferimenti a titolo di contributo o di liberalità a favore delle fondazioni universitarie sono esenti da tasse e imposte indirette e da diritti dovuti a qualunque altro titolo e sono interamente deducibili dal reddito del soggetto erogante. Gli onorari notarili relativi agli atti di donazione a favore delle fondazioni universitarie sono ridotti del 90 per cento.6. Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l'ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.7. Le fondazioni universitarie adottano un regolamento di Ateneo per l'amministrazione, la finanza e la contabilità, anche in deroga alle norme dell'ordinamento contabile dello Stato e degli enti pubblici, fermo restando il rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario.8. Le fondazioni universitarie hanno autonomia gestionale, organizzativa e contabile, nel rispetto dei principi stabiliti dal presente articolo.9. La gestione economico-finanziaria delle fondazioni universitarie assicura l'equilibrio di bilancio. Il bilancio viene redatto con periodicità annuale. Resta fermo il sistema di finanziamento pubblico; a tal fine, costituisce elemento di valutazione, a fini perequativi, l'entità dei finanziamenti privati di ciascuna fondazione.10. La vigilanza sulle fondazioni universitarie e' esercitata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nei collegi dei sindaci delle fondazioni universitarie e' assicurata la presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni vigilanti.11. La Corte dei conti esercita il controllo sulle fondazioni universitarie secondo le modalità previste dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 e riferisce annualmente al Parlamento.12. In caso di gravi violazioni di legge afferenti alla corretta gestione della fondazione universitaria da parte degli organi di amministrazione o di rappresentanza, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca nomina un Commissario straordinario, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con il compito di salvaguardare la corretta gestione dell'ente ed entro sei mesi da tale nomina procede alla nomina dei nuovi amministratori dell'ente medesimo, secondo quanto previsto dallo statuto.13. Fino alla stipulazione del primo contratto collettivo di lavoro, al personale amministrativo delle fondazioni universitarie si applica il trattamento economico e giuridico vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto.14. Alle fondazioni universitarie continuano ad applicarsi tutte le disposizioni vigenti per le Università statali in quanto compatibili con il presente articolo e con la natura privatistica delle fondazioni medesime.




Art. 17.

Progetti di ricerca di eccellenza


1. Al fine di una più efficiente allocazione delle risorse pubbliche volte al sostegno e all'incentivazione di progetti di ricerca di eccellenza ed innovativi, ed in considerazione del sostanziale esaurimento delle finalità originariamente perseguite, a fronte delle ingenti risorse pubbliche rese disponibili, a decorrere dal 1° luglio 2008 la Fondazione IRI e' soppressa.2. A decorrere dal 1° luglio 2008, le dotazioni patrimoniali e ogni altro rapporto giuridico della Fondazione IRI in essere a tale data, ad eccezione di quanto previsto al comma 3, sono devolute alla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia.3. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e' disposta l'attribuzione del patrimonio storico e documentale della Fondazione IRI ad una società totalitariamente controllata dallo Stato che ne curerà la conservazione. Con il medesimo decreto potrà essere altresì disposta la successione di detta società in eventuali rapporti di lavoro in essere con la Fondazione IRI alla data di decorrenza di cui al comma 1, ovvero altri rapporti giuridici attivi o passivi che dovessero risultare incompatibili con le finalità o l'organizzazione della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia.4. Le risorse acquisite dalla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia ai sensi del comma 3 sono destinate al finanziamento di programmi per la ricerca applicata finalizzati alla realizzazione, sul territorio nazionale, di progetti in settori tecnologici altamente strategici e alla creazione di una rete di infrastrutture di ricerca di alta tecnologia localizzate presso primari centri di ricerca pubblici e privati.5. La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia provvederà agli adempimenti di cui all'articolo 20 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile e disposizioni transitorie, di cui al regio decreto 30 marzo 1942, n. 318.

TESTO COMPLETO DELLA LEGGE 133


Ida

Anonimo ha detto...

Avete presente cosa sono le fondazioni?

Ida

Anonimo ha detto...

Credo che tu abbia tutti i diritti del mondo per dissentire da quello che è il mio pensiero.. Però proprio in onore di un confronto fra persone che la pensano diversamente, dovresti evitare di considerare chi è d'accordo con il governo, una persona che delega il proprio pensiero o che si uniforma ad un pensiero unico.. Per me queste manifestazioni sono l'indice di quanto sia ristretto il campo visivo di taluni.. Non avere le capacità di andare oltre un ideale politico.. Io ho sempre pensato con la mia testa.. Prima di esprimere una opinione ho cercato di capire.. La maggioranza di chi protesta non ha questo buon senso.. Tu l'hai fatto ed è per questo che mi arrabbio.. Vorrei che da quella parte ci fossero più persone in grado di confrontarsi.. E' il modo migliore per migliorare.. Io la penso sinceramente così.. E se in alcuni ragionamenti posso sembrare troppo supponente, è perchè vivo a Bologna da 8 anni ormai, e mio malgrado ho dovuto confrontarmi troppe volte con delle ottusità.. Cmq spero che un giorno anche a dei livelli più alti ci sia la capacità di confronto che troppo spesso è affidata a delle persone con un pò di buon senso(come me, te, massi, ecc.), ma che purtroppo possono avere solo delle opinioni!!

Marcello

Anonimo ha detto...

"Però proprio in onore di un confronto fra persone che la pensano diversamente, dovresti evitare di considerare chi" nn la pensa come te come uno che nn conosce le leggi...come vedi la cosa è reciproca. è troppo facile dare dell'ignorante (inteso come persona che nn conosce i fatti)a centinaia di migliaia di tuoi connazionali. io nn l'ho mai fatto: nemmeno quando il nano diceva che eravamo in un regime sotto il governo prodi.
le persone che vogliono confrontarsu esistono. come puoi ben vedere.
ma se vuoi iniziare un confronto tacciandoli di ignoranza,cosi come hai fatto tu ,credo che sia un cattivo modo di iniziare un confronto. io espongo le mie ragioni, documentandole, cosi come ha fatto Ida. sulla base di queste pongo delle considerazioni. il caro e vecchio metodo deduttivo, funziona sempre.
piu confronto di questo!!???...ho scritto due posts sull'argomento!!! (qualcuno direbbe: "minchia due posts!!!")

egidio

Anonimo ha detto...

massi chi ti ha valutato 1 questo interessante post!!!??

sti comunisti incazzati!!!...
io ti do 5!!!!!!

buona giornata

egidio

Anonimo ha detto...

...e meno male che ora c'è la destra al governo....così l'italia va meglio...si fanno le riforme e in culo a chi protesta...vero???
...ma sì, manca qualche spicciolo in cassa, ma tanto si trovano...e dove meglio che nell'istruzione???
quell'istruzione pubblica che da anni è al centro di un tentativo di distruzione che travalica i confini partitici...hanno continuamente attinto alle sue casse sia i governi "rossi" che quelli "neri", impoverendo le risorse e mortificando nel tempo gli sforzi e l'impegno di tantissimi giovani e meno giovani che al sistema credono...
...risultato?? una scuola povera, di fondi e di cervelli, che non vedo come possa competitivamente formare gli italiani che domani andranno a spendere il loro sapere nelle varie piazze europee...
..e nn continuiamo a ripetere che la Gelmini nn c'entra con l'università...è vero, c'è solo un trafiletto...(solo un trafiletto che si prefigge di trasformare le università in fondazioni private...in pratica la privatizzazione...)... ma gli atenei italiani sono già stati penalizzati dalla 133, una legge di soli tagli, senza uno straccio di riforma, una legge volta a recuperare fondi da investire in altro...una legge qualunquista, che taglia a tutti gli atenei, a tutte le faxcoltà, senza uno straccvio di analisi sul merito e sull'opportunità dei suddetti fondi...
molti di voi hanno fatto o fanno l'università...e li sento continuamente lamentarsi che manca quello o quell'altro...e poi li sento difendere dei tagli simili???
...io nn ci sto, e x questo ieri ero in piazza sotto la pioggia come milioni (o migliaia, dipende dalle fonti) di altri studenti (ripeto studenti, xchè quello è il movimento che mi interessa. Baroni, celerini e guastatori autorizzati sono categorie che si esplicano da sole....).
io nn ci sto a farmi scippare il futuro, così come nn ci sto a farmi definire un lobotomizzato che segue come una pecore idee e concetti coniati e cavalcati da altri...prendete i testi, leggeteli, capiteli e fatevi delle vostre IDEE...la disinformazione è tanta...e da tutte le parti...

un bacio a tutti...

...uno studente in protesta...

Anonimo ha detto...

Per Tinto: Futt a studià.... che è meglio....Vranga

Anonimo ha detto...

risposta al Maestro:

x studiare (e parlo personalmente della mia materia, veterinaria, x chi nn lo sapesse...) ho bisogno di aule sufficienti, laboratori funzionanti, di macchinari attivi (...ho visto macchine da 300000 -trecentomila-euro ferme xchè nn ci sono i fondi x sostituire un pezzo che ne costa 7000 -settemila-...), di microscopi adeguati, di strumentazione tecnica (...chi ha mai operato in un laboratorio di anatomia, biologia, chimica o che so io può confermare che bisturi, guanti, mascherine, pipette, piastre, etc etc etc sono strumentazioni MONOUSO che poi vanno sostituiti ad ogni prova...), senza contare la carta igienica nei cessi (..nn è una cazzata) o la carta x stampare tesine e materiale didattico....
potrei andare avanti ancora x molto...ma volevo solo sottolineare come la protesta contro i tagli all'istruzione pubblica è una protesta sensata e giusta (poi ci sono i deficenti anche in questo movimento, ma se li abbiamo anche al governo nn mi sembra un grosso problema...)
...e magari se per me minori fondi potrebbe significare una più bassa preparazione che magari farà si che ammazzi qualche cane\gatto\cavallo di troppo da professionista, pensate a quelli che domani metteranno le mani nel nostro corpo, pensate a quelli che domani scopriranno nuovi principi farmaceutici....
..nn pensate solo ai comunisti....

...con mucho affetto...

Anonimo ha detto...

...mi sn scordato una cosa....
...da chi prenderanno i soldi le università visto che tagliano l'FFO (Fondo Finanaziamento Ordinario)???
...da noi studenti con le tasse????..facile a dirsi, molto meno a farsi...c'è infatti una regola che pone un tetto del 20% del FFO ai fondi recuperati dalle rette studentesche. In pratica se lo stato passa all'università 100.000 euro tramite FFO, la stessa università nn potrà recuperare più di 20.000 euro dalle rette.
e le informazioni che ho mi dicono (..controllare x credere....) che ad oggi siamo praticamente al max come pressione sulle rette...
in parole povere...se continuano a tagliare i soldi semplicemente nn ce ne saranno più....
ed è quello il momento che qualcuno aspetta per permettere l'ingresso a qualche privato che passerà come il salvatore della patria....
...e 'fanculo all'università pubblica...

Anonimo ha detto...

Tinto, cosa ci dici a proposito del metodo di finanziamento del FFO (proporzonale al numero di iscritti) che ha fatto si che si moltiplicassero gli insegnamenti e gli iscritti senza tner minimimamente conto del mercato del lavoro? Siamo i laureati piu umiliati (dal punto di vista dei salari) di europa, dove le università vivono essenzialmente di partnership (e le migliori sono già da tempo fondazioni) e aumentano gli iscritti solo se sono in grado di inserirli nel mercato del lavoro. Questo perchè i finanziamenti pubblici sono elargiti sulla base dei laureati e non degli iscritti.

Chi come te si scaglia a difendere sistemi marci come l'FFO è,anche se in buona fede, MANOVRATO. Quello che hai nominato è il cancro del sistema. e serve a rendere l'università succube della politica e delle "consorterie" di potere che ci hanno portato ad essere dal miracolo italiano degli anni 70-80 alla vergogna dell'occidente. La ricerca italiana in italia ha le pezze al culo grazie a questo.

Anche in italia ci sono già delle fondazioni, alcune sono esterne come la fondazione cariplo altre sono Università, io conosco quella del San Raffaele. Conosco decine di ragazzi che hanno degli assegni di ricerca interamente pagati dalle fondazioni che sono SUPERIORI AGLI ASSEGNI DI RICERCA DEI DOTTORANDI DEGLI ATENEI!!! A differenza delle uni publiche i ricercatori delle fondazoni sono scelti in base alla loro bravura e al giudizio della fondazione sul progetto di ricerca. Alle fondazioni si puo anche donare il 5 per mille, come allo IEO. Ma in generale sono piu trasparenti e basate sul merito perchè hanno INTERESSE A INNOVARE.
Cosa fanno le fondazioni di contrario al diritto allo studio?
Quale spettro vogliono allontanare i ragazzi che demonizzano le fondazioni? Quello della proprietà privata?

Vincenzo G

Anonimo ha detto...

Mi interessa solo alleggerire un pò la discussione.. i manifestanti erano nell'ordine delle migliaia, calcolando il numero totale degli studenti universitari diviso due (chi protesta e chi non protesta).. poi se sei di sinistra moltiplica per 3.14, se sei di destra dividi per il quadrato costruito sull'ipotenusa di Rocco..

Marcello

Anonimo ha detto...

Le fondazioni per esempio non esistono in regioni più povere e nelle regioni ricche le fondazioni sono gestite dai soliti baroni, molto spesso professori universitari stessi o politici (parlo delle fondazioni importanti che sono quelle che contano in termini di finanziamenti).
Le fondazioni, a Bologna, per esmpio, sono quelle che affittano e caro all'Università immobili. E' ma possibile che l'università non possa comprare un palazzo da adibire ad uso uffici o aule? Invece diventa possibile quando il privato si rifiuta di vendere e ti fa pagare affitti alle stelle. Ma gli amministratori delle università a volte sono daccordo perchè il privato singolo o la fondazione è un qualcuno da favorire. Questi sono gli sprechi.
Poi se le fondazioni fossero un sistema alternativo al pubblico serio, allora no problem. Ma così è chiaro che sono favoriti atenei collocati in contesti sociali ed economici favorevoli.
Non ce l'ho con il privato e non sono di sinistra.
Ida